In pillole:
Se si ha un portafoglio gonfio, fare l’imprenditore è relativamente semplice: basta avere fiuto per l’affare, capire dove investire il proprio denaro e diversificare le attività. Il problema grosso si pone nel momento in cui non si hanno i fondi ma si vorrebbe comunque costruire qualcosa. Impossibile? No, affatto, ma certamente bisogna impegnarsi.
Vediamo allora come diventare un imprenditore partendo dal basso.
Quel pazzo furioso dell’imprenditore
Quando senti la parola “imprenditore” chi ti viene in mente? Dai il primo nome a caso: Trump? Berlusconi? Flavio Briatore? Ci sta, per quanto personaggi discutibili, sono tutti e tre dei modelli imprenditoriali di successo, anche se forse si allontanano un po’ troppo dalla realtà.
L’imprenditore non è altro che una persona con molta iniziativa, che ha deciso di non voler dipendere da altre persone, anzi, di essere eventualmente lui a gestire altre persone: siano esse dipendenti o collaboratori. Questa definizione ci porta quindi a capire che per imprenditore si intende chiunque metta in gioco “le proprie chiappe” in questa spietata giungla che è il lavoro.
Se si ha un budget alto, fare l’imprenditore è relativamente semplice: basta avere fiuto per l’affare, capire dove investire e diversificare le proprie attività, ecco tutto. Il problema grosso si pone nel momento in cui non si hanno i fondi ma si vorrebbe costruire qualcosa.
E se non ho il grano?
Vediamo allora come diventare un imprenditore partendo da zero, nada, nisba, #nomoney!
Fino a qualche anno fa esistevano sostanzialmente i dipendenti e gli imprenditori, dove l’imprenditore “classico” aveva il suo negozio / fabbrichetta o comunque un’attività fisica di produzione o di erogazione di servizi. Nel nuovo modello economico, tutto viene rivisto.
Aranzulla è un imprenditore di successo, eppure ha iniziato con zero euro in tasca. Ha aperto un sito internet, ha deciso una strategia (quella di creare contenuti divulgativi) e ci ha messo tanta, tanta, tanta costanza. Salvatore Aranzulla era forse sicuro che avrebbe avuto successo? Per niente.
Ha lavorato anni su un sito internet senza sapere dove tutto questo lavoro lo avrebbe portato. Immaginava che per raccogliere dei frutti avrebbe dovuto aspettare anni, ma non era detto che li avrebbe raggiunti, anzi.
Come diventare un imprenditore senza il becco di un quattrino è possibile, ma chiaramente le cose si complicano. Quasi tutti questi personaggi hanno risparmiato per qualche tempo e poi hanno deciso di rischiare di tasca propria piccole somme risparmiate col lavoro da dipendente. Prendi come modello Fabio Rovazzi: è passato dall’essere sostanzialmente una nullità ad essere uno dei personaggi più influenti e ricercati dai brand. Ora il nome Rovazzi è diventato qualcuno, qualcosa (al di là dell’aspetto musicale, che non mi interessa).
Come ha fatto? Aveva delle amicizie, certo. Ma non è il frutto di un’amicizia, quanto più ha saputo sfruttare quell’amicizia per creare qualcosa di proprio. Aveva inoltre 10.000€ in banca e ha deciso di investirli tutti dandoli ad un’agenzia per la creazione del suo primo video musicale. Poteva essere un successo come un flop. Fatto sta che lui se l’è giocata.
Quando serve, devi sapertela rischiare
Tu avresti fatto lo stesso? Ecco cosa significa essere un imprenditore: sapersela rischiara quando è necessario. Anche quando i soldi non ci sono, anzi, soprattutto in quel momento.
E se non disponi neanche di quei 10.000€? Allora devi adoperare il tuo tempo, quella diventa la tua merce di scambio. Devi imparare a fare tutto, ed ecco che cosa ti serve:
- Un sito
- Un nome
- Una presenza online
- Un bacino di persone che ti segue
- Parlantina / coraggio / presenza / public speaking
Per alcune cose devi fare da te, per altre cose invece puoi appoggiarti su collaboratori o su una Web Agency. Se ritieni che imparare a fare qualcosa da zero porti via troppo tempo, allora ti conviene risparmiare questi 500-1000€ e darli ad un’agenzia Web. Ti faranno un lavoro sicuramente più professionale e tu potrai concentrarti meglio su un progetto che ritieni più importante: quello che vuoi fare o quello che vuoi essere. Non hai manco 1000€ da parte? Poche cazzate, vai a lavorare da Mc Donald un mese e vedi che i soldi escono. Se non ti viene in mente come trovare 1000 euro, allora lascia stare la vita dell’imprenditore.
Lo stesso discorso vale anche per i contenuti. I contenuti per le prime settimane sono facili da scrivere, ma essere costanti è tutto un altro gioco. Per un buon articolo in media ci vogliono 4 ore di lavoro, tra stesura e revisione del testo, ricerca delle parole chiave, ottimizzazione SEO e pubblicazione sul sito. Se il lavoro lo fai tu, queste sono 4 ore perse. Conviene che ti concentri a fare il tuo vero lavoro e spendi qualche euro per farti aiutare da persone che fanno questo professionalmente, tutti i giorni.
